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Mese: Gennaio 2016

“A HEAD FULL OF DREAMS.” IL MIGLIOR MODO PER SALUTARE IL 2015

coldplayIl 4 dicembre 2015 la Parlophone pubbblica l’ultimo lavoro dei Coldplay

Il 6 novembre 2015, le radio europee trasmettono per la prima volta Adventure of Leftime, brano che anticipa l’uscita di A Head full of Dreams.
“Siamo tornati a sognare con la musica in tecnicolor”. Sono queste le prime parole di Chris Martin dopo l’uscita del settimo album in studio dei Coldplay.
Il lavoro più che il loro ritorno, rappresenta la loro “rinascita”. Abbandonata la melodia introspettiva e per certi versi cupa di Ghost Stories, i Coldplay si riuniscono a Bakery, loro studio londinese per dar voce e vita ad un nuovo progetto, diametralmente opposto al precedente. Archiviati, quindi, i “fantasmi” del passato, Chris Martin e i suoi, si apprestano a “rialzarsi dopo la caduta”. Disco gioioso e colorito, che mette insieme tutti gli aspetti della musica, con sonorità pop, funk e dance.
“La musica – continua, ancora, Martin – è in continua evoluzione, come la vita”, ed è questo l’aspetto su cui punta l’album, che si presenta per certi aspetti come un lavoro “elettronico”. Il frontman dice altresì che “il rock è morto”, questa dichiarazione se inizialmente ha destato scalpore e perplessità, in realtà fa’ riferimento alla “morte” se così si può dire di alcune sonorità, che oggi lasciano il posto ad una musica che come detto, grazie anche all’utilizzo dei computer, si fa’ sempre più elettronica.
Così, i Coldplay, sperimentano qui nuove musicalità che fanno di A Head full of Dreams un album originale e innovativo, che non manca comunque di sonorità tipicamente “colpleyane” come appare chiaro in Everglow.
Non ci resta allora che aspettare l’ufficialità di una tappa italiana del loro tour, Chris Martin non si sbilancia su tale possibilità, pur dichiarando la sua volontà e quella degli altri membri della band di suonare in Italia, che come dice il cantante è “assolutamente emozionante”

Di Rita Pecchia

UNA MUSICA PUÒ FARE…

musicoterapia-square-300x300“La musica non esprime  solo la passione, l’amore, la nostalgia di questo o quell’individuo in questa o quella situazione ma la passione, l’amore e la nostalgia stessa.” Richard Wagner

Per qualsiasi problema stendetevi sul lettino del vostro musicoterapeuta e lasciate che la musica vi salvi!

La Musicoterapia permette di comunicare attraverso un codice alternativo rispetto a quello verbale, partendo dal principio dell’ISO (identità sonora individuale) che utilizza il suono, la musica e il movimento,  per aprire una finestra nel mondo interno dell’individuo. Viene impiegata in diverse problematiche come prevenzione, riabilitazione e sostegno al fine di ottenere una maggiore integrazione sul piano interpersonale, un migliore equilibrio e armonia psico-fisica.

Se siete interessati ad approfondire o a fare esperienza di questa disciplina paramedica (dal punto di vista terapeutico), l’ Isfom – Istituto Formazione Musicoterapia Via Portacarrese a Montecalvario, 69
80100 Napoli , propone uno stage per tutti gli amanti della musica, delle tradizioni, delle danze e delle percussioni!

 “TERRA ‘E MOTUS”
(Ritmi – Passi – Festa e Tradizione-Ballo)

il giorno sabato 23 gennaio 2016 dalle ore 9:30 alle ore 13:30.
Vi invitiamo a partecipare per non perdere questa occasione coinvolgente.

“Lo stage vuole offrire proprio un modo per riflettere sulla confluenza dei linguaggi espressivi;  rappresenta un viaggio (Sud-Italia, Sud-America, Africa, Maghreb) tra suoni di derivazione popolare e di matrice spirituale, improntati all’improvvisazione e all’appartenenza a generi della nostra cultura e di altre culture tradizionali a noi vicine. E’ un lavoro che parte da memorie sonore profonde e oniriche e si muove verso forme di improvvisazione legate alle sensazioni dei partecipanti.”  (http://www.isfom.it/news/73-terra-e-motus-un-esperienza-coinvolgente.html)

Il gruppo verrà guidato in performance verso emozioni condivisibili. Ciascuno avrà modo di sperimentare suoni, movimenti, strumenti e di armonizzarli in gruppo. La competenza musicale non è necessaria e ciascuno verrà guidato in modo spontaneo ad esprimersi con facilità ed emozione!

Per prenotazioni ed informazioni, entro e non oltre il giorno 20 gennaio, contattate i seguenti recapiti telefonici 081 578 9330 – 346 801 4920 oppure all’indirizzo mail 
info@isfom.it

di Annarosa Estatico

Awake di Tycho dal nostro punto di vista!

Tycho_-_AwakeLa mattina ci si sveglia incazzati! È pienamente legittimo…Al lunedì nell’ordine ti perseguiteranno / tormenteranno / pulseranno: 1. sveglia tre volte insistente e altrettante volte ignorata; 2. mal di testa da postumi della sbornia domenicale: dall’ingresso ai tornelli dello stadio fino al rientro claudicante a tarda notte sempre con una birra alle labbra! SPAL! SPAL! SPAL! 3. furgone della nettezza urbana che ha deciso di fornire il suo servizio di raccolta non curante del sottoscritto nonché della coda di mamme inacidite con prole al seguito; 4. collega sfattone cui manca sempre la moneta e guarda caso sempre quando voleva offrire lui; 5. proprietario di casa che ti legge il contenuto della TUA posta; 6. polizia municipale che contesta il tuo pericoloso stile di guida: 7 km/h oltre il limite scandaloso di 30 km/h, il tutto per un equivalente di 160 euro di multa. Beh insomma siamo solo alle 10:47 del lunedì ed è già giunto il momento di sguainare un ascia e catapultarsi come un kamikaze contro uno sportello di Equitalia! Ma cosa succede?!? Tu stai fissando con le tue occhiaie il monitor e capita qualcosa di inavvertitamente inaspettato: ti si abbassa improvvisamente la forcella del fanculometro…Che mai sarà stato!?!? Intorno non c’è certo un bosco fatato popolato di folletti ed elfi, Non vedo alberi folti e verdi e né drappi di seta ed argento! Vedo solo il grigiume della nebbia! Controllo sotto la scrivania, lo assicuro: lì sotto non c’è la sempre lodata Monica Lewinsky… …A stemperarmi la tensione! Forse sono andato al cesso per fare due tiri?!? Possibile che non me ne ricordi affatto?!?! E se non lo ricordo: cosa diavolo c’era nell’erba?!?! NO! NO! Non c’è stata nessunissima cannetta! Ma allora cosa!?! Improvvisamente sono immerso in flutti leggeri e brezze carezzevoli! Per quale motivo? Poi il peso delle occhiaie trascina il tuo sguardo sulla playlist di Spotify e finalmente capisci: ecco cosa è stato! È Awake di Tycho! È immediatamente fluido: caldo e carezzevole…Le lenzuola di lino nei pomeriggi caldi d’estate. Lo spazio si fa accogliente solo dopo poche battute come se fossi circondato di cuscini di piume. Dal primo pezzo apprezzi la serenità soddisfatta che si leggeva tra le righe di “Takk…” dei Sigur Ros però in una chiave spensierata e schietta. La qualità del suono, come scelta di campionature – semplici, ma mai scontate – o come costruzione del disco, non lascia dubbi: è un’innovativa scelta di coniugare gusto ricercato a leggerezza e appagatezza. I ritmi ricorrenti e le variazioni su tema, ti coinvolgono in un racconto. Un racconto fatto di boschi all’alba e drappi di seta…Appunto! Tycho suonava in una valle ai margini di un fiume, il palco era circondato dal letto di questo che curvava intorno a gomito. Lo ascoltavi all’alba da una collina che faceva da teatro naturale, con le spalle verso i boschi. Avevano fatto serata i Modeselektor con Siriusmo per tre ore di party indiavolato: per tre ore c’erano stati i diavoli in quel bosco! Ora erano le cinque e tutti si stendevano sul prato. Per farsi cullare da Awake! Per un’ora si poteva respirare nell’aria l’etere veri cristalli puri di istanti senza tempo. Ora dopo Parigi suona strano rileggere tutte le righe precedenti…Gli Eagles of death metal li ho ascoltati due mesi fa a Bologna. Cosa avrei provato se tutt’a un tratto mi fosse piombato contro uno con il mitra spianato?!?! Mentre bevo la mia birretta in attesa di vedere un concerto? Stavano solo ad un concerto! Cosa c’entrano!? Hanno colpito dei fratelli… Mentre erano braghe calate! Non c’era niente di male Colpiti per dimostrazione Come un manifesto elettorale da strappare Erano ad un concerto e ne hanno fatto carta straccia Spero solo che a qualcuno venga in mente che The Times They Are A Changin’! Perché altrimenti avanti non si va E perché sono comunque cinquant’anni che non cambiano E perché devono cambiare altrimenti non è servito a nulla Cambiate questi tempi perché hanno preso anche noi braghe calate Perché altrimenti faranno di noi un manifesto elettorale da strappare Non fatevi buttare via come carta straccia .Cambiate questo il fottuto tempo.

Proposta d’ascolto: The Times They Are a Cangin’ Bob Dylan

 

Di Francesco Guerriero