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Categoria: interviste

INSIDE A TEATRO

INSIDE ITA presenta INSIDE A TEATRO

Venerdì 17 marzo si è tenuto al Teatro Colosseo di Baiano il secondo appuntamento di Inside a Teatro con ospite GREG REGA e il suo NEAPOLITAN POWER AND MORE una fusion tra i suoi inediti con brani che hanno segnato la musica napoletana nel mondo.

Siamo stati presenti anche noi all’evento e abbiamo intervistato il presidente di INSIDE ITA Roberto D’Avanzo che ci ha descritto il progetto INSIDE A TEATRO che nasce simultaneamente alla valorizzazione della struttura Teatro Cinema Colosseo che dopo tanti anni riesce ad essere nuovamente scenario di spettacoli musicali, teatrali e non solo dopo lavori di ristrutturazione apportati alla struttura. L’associazione INSIDE è già da quindici anni che si impegna nella realizzazione di eventi nazionali e addirittura internazionali e con l’aiuto di un artista insito nell’associazione che è Antonio Scafuri hanno deciso di valorizzare ulteriormente la musica live e il cantautorato da qui poi si evolve il progetto INSIDE A TEATRO. Il primo appuntamento è stato con l’artista Luigi Gargano ragazzo di Sala Consilina (SA) che si è affermato nel mondo grazie anche agli eventi candlelight e poi il secondo appuntamento con Gregorio Rega amici oltre che grandi artisti come li definisce Roberto il presidente di InsideIta.

INSIDE A TEATRO è un connubio tra musica, arte e cultura e attraverso questi eventi riusciamo a far vibrare le note dell’anima dei nostri spettatori.

Roberto D’Avanzo presidente INSIDE ITA

GREG REGA NEAPOLITAN POWER AND MORE

L’artista Gregorio rega in arte GREG in questo live è riuscito a creare un dialogo continuo tra i grandi capolavori della musica Soul, Funk, R’nB internazionale con le rispettive contaminazioni nel panorama musicale italiano. I suoi inediti come “Dint’ All’Anema”, “Chello che nun vuó fa chiù”, “Ogni Vota” e “Vien Cu’ Mme” sono stati incastonati dal cantautore in questo format assieme a brani del grande Pino Daniele e tanti altri brani divenuti CULT della musica napoletana nel mondo il tutto accompagnato da una fantastica ensemble composta da tastiera, basso, sax e batteria che facevano da cornice alla voce di GREG.

L’artista post concerto in una dichiarazione rivela essersi divertito tantissimo e di aver vissuto momenti di divertimento ed emozione nello stesso posto allo stesso momento e ringraziando i ragazzi di INSIDE fa un appello a tutti per sostenere la musica che è la cosa più bella che possa esistere, anche noi di Radio Avella crediamo nella sua fede e vi diamo appuntamento ai prossimi eventi… W LA MUSICA!!!

a seguire alcune foto dell’evento

“WOLVES COMING” … TO AVELLA. L’intervista di Radio Avella al consigliere comunale Carmen Loiola

Noi di Radio Avella in occasione dell’arrivo dell’installazione “Wolves coming” di Liu Ruowang, posizionata in piazza Municipio, abbiamo intervistato il consigliere comunale con delega alla cultura e alla valorizzazione del Patrimonio culturale Carmen Loiola.

L’installazione artistica è stata esposta nelle città metropolitane di Napoli, Firenze, Venezia e Torino. L’opera vuole simulare un branco di lupi che attacca l’uomo, simbolo della ribellione della natura. Alcuni pezzi della collezione saranno presenti ad Avella per otto mesi.

Di seguito l’intervista

Quest’opera deve far riflettere sull’atteggiamento predatorio dell’uomo nei confronti della natura. Posizionandola in un luogo come Avella, quale messaggio si vuole dare alla popolazione?

Sono due i messaggi : uno che esistono le opere d’avanguardia, un paese a cui è familiare il reperto archeologico avere installazioni di arte d’avanguardia è stimolante a livello di patrimonio culturale; d’altro canto il messaggio dell’opera in sé: la sopraffazione dell’uomo sulla natura. La vista dei lupi genera nell’osservatore un senso di paura, dovuto alla natura dell’animale stesso. Tuttavia non è l’opera o il soggetto in sé a creare un’atmosfera cupa, lo è la violenza dell’uomo sulla natura. Dunque il senso di aggressività trasmesso funge da monito. Personalmente, trovare le varie forme di arte nella piazza principale del nostro comune è rilevante. Il messaggio culturale è il doppio: toccare con mano l’arte di avanguardia, tant’è vero che quest’opera è stata concepita per interagire con il luogo affinché il messaggio di aggressività arrivi all’uomo. Ecco perché l’artista ha voluto che l’installazione venisse posta in luoghi pubblici, la matrice culturale dell’installazione è uomo-lupo, lupo-uomo.

Trovandoci in zona rossa vista l’emergenza covid, la domanda sorge spontanea: come si può fruire di quest’opera?

L’approccio deve essere individuale, singolo. Non si può pensare ad un gruppo turistico sul posto. L’individuo non fa assembramento da solo. È un’attrazione si, ma è anche una vicinanza dell’arte alla persona ed è una corretta percezione dell’opera.

È presente anche una promozione sulle pagine dei canali social ufficiali?

Certo, anche perché internet è la forma con cui il messaggio viene trasmesso. Non possiamo far altro che incontrarci nelle piazze virtuali in questo momento sebbene sia possibile visionare le installazioni d’arte dal vivo individualmente.

Quindi pensa e spera che i giovani capiscano il messaggio di quest’opera,soprattutto in modo individuale?

Sì, dovremmo avere una visione più onirica della natura. Percepirne i suoni, i silenzi, i rumori.

Portare le opere d’avanguardia ad Avella, per renderla una città all’insegna della cultura?

SI! Personalmente, sono anni, che affermo che Avella è una sorta di museo aperto, diffuso. Se si scende dall’anfiteatro fino a Piazza Municipio, il cosiddetto Decumano, da entrambi i lati della strada si trovano monumenti. Se si scende fino ai mausolei romani è possibile ammirare altri monumenti. Quindi come una sorta di percorsi immersivi nei vari siti presenti ad Avella. È l’arte che va dal cittadino e non il cittadino dall’arte.

Potremmo dire che questo fa parte di un progetto alla base?

In realtà questa è una mia visione. Ovviamente quando si hanno delle opportunità, come questa, le si proietta in una strategia più ampia volta a cogliere le opportunità. Ad esempio, a breve, si realizzerà, con la collaborazione della provincia di Avellino, un programma di cultura sull’anno dantesco attraverso l’utilizzo della realtà aumentata. Si sfrutteranno i linguaggi frutto dell’idea alla base della strategia. In questa situazione di piattume, dovuta all’emergenza sanitaria, avere un’installazione artistica del genere fa solo bene all’anima.

Si spera quindi che Avella diventi un centro culturale al pari di città come Napoli o Firenze

Fortunatamente i numeri registrano un raddoppiamento di presenze, nonostante il periodo Covid, siamo un paese abbastanza pronto a sfruttare le proprie potenzialità. Anche i ragazzi, sono più pronti e consapevoli di quello che Avella offre.

Ovviamente per ogni azione che si compie c’è una reazione uguale e contraria. E non sono mancate le prime critiche. Una in particolare è rivolta all’aspetto dei lupi che sono stati definiti “delle brutte bestie, simbolo di arroganza, strafottenza e cattivo gusto”. Lei cosa ne pensa?

Ho capito a quale critica ti riferisci e ho letto. In quanto storico dell’arte, prima di proferire un giudizio vado ad analizzare la scheda anagrafica dell’artista e dell’opera. Dopodiché posso dare una mia valutazione basata su un’analisi stilistica, ma ovviamente queste sono competenze meramente tecniche. Un cittadino normale senza gli strumenti, può anche esprimere un proprio parere definendo l’opera “brutta e cattiva”. Tuttavia è proprio quello l’intento dell’opera: siamo noi, cattivi nei confronti della natura. Se devo interpretare la critica cosi ha colto bene il “brutto e cattivi”. Invece in un’ottica sarcastica, definendo l’azione del posizionamento dell’opera stessa brutta non sono d’accordo: perché la cultura, per i ragazzi avellani in DaD è fondamentale. Quindi personalmente ritengo che l’affermazione sia stata presa un po’ troppo di pancia.

Pertanto crede che sia stato importante portare l’opera soprattutto in questo periodo particolare?

Sì. Dare un’opportunità di distaccarsi dal computer per visionare l’opera alla nostra popolazione scolara è davvero importante. L’installazione è un’opportunità culturale e sociale, perché è un’esperienza e proprio in questo momento è opportuno dare stimolo allo spirito. Poi ci sarà chi dirà :”No ma si fa assembramento”. No, perché per poter fruire dell’installazione e percepirne a pieno il messaggio, lo si deve fare in modo individuale.

Come si evince dall’intervista, quest’opera ha il compito di smuovere le coscienze dei cittadini avellani sul rapporto natura-uomo. L’uomo visto come una bestia feroce e al contempo la natura che si ribella all’umanità. L’obiettivo è anche culturale, rendendo Avella una città aperta all’arte e alla cultura in tutte le sue forme:  incentivando nuovi progetti, sfruttando il patrimonio già presente e aprirsi all’arte d’avanguardia. Dopotutto l’arte è espressione dell’uomo e del suo tempo capace di convivere tra più elementi.

                                                                                                                                        -Maria Pia Colletta

Foto credits: @radici_irpineofficial

Intervista a Enzo Avitabile per il Pomigliano Jazz 2020

Il giorno 25 settembre ad Avella si è tenuta la 25esima edizione del Pomigliano Jazz, un evento che si pone come obiettivo culturale la diffusione del genere Jazz in Campania.

I protagonisti di “Sconfinamento Sound” sono stati Enzo Avitabile e l’ONJ (Orchestra Napoletana del Jazz) diretta dal maestro Mario Raja.

Nell’intervista fatta al maestro Avitabile, (file audio in coda) ci siamo soffermati sul concetto di sconfinamento poiché il concerto parte dai brani dell’artista ma sconfina appunto in brani di altri artisti come James Brown e Duke Ellington che possiamo definire genitori del Jazz moderno; brani anche di noti jazzisti italiani come Sergio Bruni e a Luigi Lai per approdare ai mitici brani dell’amico Pino Daniele.

Nonostante ciò come il maestro stesso afferma la musica va oltre ogni definizione perché partendo dalle proprie origini si arriva ad incontrarsi con nuovi idiomi, nuove culture che si uniscono nella musica per questo si parla di Sconfinamento Sound.

La musica che unisce è un concetto che accomuna anche i membri dell’ONJ, uniti sotto il genere musicale dal 2005, che hanno incorniciato i brani cantati e suonati dal maestro Avitabile.

Matteo Canonico

Foto e video dell’evento

Ecco le foto ufficiali della sera: Avella, le foto di Avitabile e Orchestra Napoletana di Jazz

Questo è il video del concerto, andato in onda sulla pagina ufficiale del Pomigliano Jazz.

Avitabile e ONJ sconfinamento sound live

"Sconfinamento Sound", Enzo Avitabile e ONJ – Orchestra Napoletana di Jazz: LIVE STREAMING dal Teatro Biancardi di Avella

Pubblicato da Pomigliano Jazz su Venerdì 25 settembre 2020

Simple Mood e il loro Musica Nera Ep a Radio Avella

TRACCE: 1. MUSICA NERA 2. QUANDO 3. HO UCCISO LA MIA DONNA 4. LA PROSSIMA EMOZIONE 5. COMODO

EveryThink intervista i Simple Mood

Martedì 7 ottobre i Simple Mood, il duo composto da Raffaele Cerella (voce e testi) e Luigi Merone (chitarra e composizioni musicali), sono stati ospitati dalla trasmissione di Radio Avella, EveryThink, per descrivere questo loro progetto musicale e soprattutto il loro EP d’esordio, Musica nera, pubblicato il 7 maggio 2017 e formato da 5 brani. L’EP è caratterizzato da una struttura essenziale, priva di fronzoli, estremamente solida e godibile, che brano dopo brano ci fa scoprire suoni, sensazioni e immagini di ogni tipo, tenuti insieme da un’anima musicale composita.

Videointervista Lamarck – Balanite Vol.1

Lamarck è un eroe dell’errore, il primo evoluzionista, uno che credeva nelle proprie idee per quanto venissero considerate da tutti sbagliate.
Lamarck è anche un progetto alternative-rock/pop formato da 4 individui napoletani già noti alle forze dell’ordine per aver proposto il proprio repertorio in giro per la Campania, aperto i live di vari artisti (Nadar Solo, Nobraino, Eva Mon Amour), partecipato al Pummarock Festival 2013 (aggiudicandosi il premio Bulbart) e al Meeting del Mare 2014 (calcando lo stesso palco di Battiato, Gogol Bordello, Le luci della centrale elettrica) con il nome di The George Frevis Band.

The Zen Circus: la nostra intervista allo Smav

Lo scorso 4 Novembre, la band pisana si è esibita live allo Smav di Santa Maria a Vico, presentando la loro ultima fatica ‘La terza guerra mondiale‘. Vi proponiamo un’interessante intervista che spiega il punto di vista degli Zen Circus sui loro brani e non solo. Noi ringraziamo la Smav factory e gli Zen Circus per l’opportunità e la disponibilità. A voi lasciamo il video e aspettiamo i vostri commenti.